Eccoci pronte per sostenere l'esame con il nostro fantastico ALBERELLO FRATTALE!
Ormai è uno del GRUPPO!!!
a charming trip..
Eccoci pronte per sostenere l'esame con il nostro fantastico ALBERELLO FRATTALE!
Ormai è uno del GRUPPO!!!
Numerose le finestre.
I'avvincente rapporto con la tecnologia.
La scoperta di IPERLOGO, un linguaggio per me nuovo, di cui ancora non conosco appieno “sintassi e semantica”.
Le considerazioni circa la relazione esistente tra matematica e gioco alla luce della quale ho rivalutato le finalità della disciplina.
La conoscenza “virtuale” ,e non, di numerose personalità che contribuiscono con il loro impegno, la passione e la creatività, alla costruzione di un nuovo sapere matematico: la dott.ssa Borasi, gli esperti del centro OPPI, Niccolai e Codetta, il professor Lariccia.
L’affascinante mondo dei frattali, per cui vorrei spendere qualche parola in relazione, come accennato, al mio nuovo rapporto con la matematica.
La teoria frattale dimostra che, nel momento in cui si spinge l’analisi oltre una certa soglia, molto al di sopra delle capacità percettive dei nostri sensi, che possono “vedere” solo delle caotiche “macchie,” si scoprono arabeschi esteticamente affascinanti. Le “macchie” in realtà divengono espressione di un infinito.
La Matematica non può certo fornire le risposte ai misteri del mondo, e nello studio dei frattali sembra quasi riconoscere questo limite portando il pensiero verso una dimensione religiosa, intesa come la capacità di saper guardare a noi stessi e al mondo con la certezza che tutto ciò che ci succede ha un senso originario.
Ai miei occhi è come se avesse compiuto un’”ammissione di colpa” e dunque è stata in grado di riconquistare la mia stima.
Non si arriva ad una meta se non per ripartire…
Tuttavia c’è un’altra chiave alla base della conoscenza, senza la quale non sarà possibile accedere ai suoi misteriosi mondi. Qualcuno dice che sia un concetto che arriva dalla teologia medievale. Io credo che arrivi da molto più lontano. È inutile che ve lo spieghi, lui sarà in grado di raccontarvelo certamente meglio di me…
(cliccate il titolo del post)

STRUTTURA geometricamente piuttosto RIGIDA E PIATTA. Accostamento un pò ridondante di RETTANGOLI dove l’unica variante sta nella dimensione. La scelta del LAYOUT di copertina anticipa una struttura interna analoga, dalle LINEE sobrie che conferiscono alla rivista un aspetto estetico severo che suggerisce ed enfatizza serietà di contenuti e forse "lieve pesantezza".
STRUTTURA EQUILIBRATA,morbido e pulito accostamento di FIGURE SPIGOLOSE (rettangoli) e TONDEGGIANTI (il viso, gli occhi e le spalle del bambino); quelle incorniciano, queste , quasi ipnoticamente, rapiscono l’attenzione. Un vero e proprio quadro … della situazione.
Dopo aver appoggiato fortemente le idee di Pitagora per cui la Musica possiede nel suo intimo una struttura matematica, e dopo aver seguito in passato la possibilità ideale di creare una musica attraverso procedimenti algebrici e geometrici secondo la tradizione dell'Avanguardia strutturalista, ho avuto un inevitabile rifiuto a favore della fantasia e della imprevedibilità della creazione artistica. Riconosco nella musica una logica ferrea, solida ed indiscutibile, ma non è matematica. La struttura profonda della Musica ha a che fare non con la concettualità ma con l'emozione, altrimenti dovremmo pensare che un computer può essere in grado di comporre una sinfonia immortale!
